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*Il blitz che ha colpito il clan Angelino a Caivano, con 13 misure cautelari eseguite dai Carabinieri e dalla Dda di Napoli, ha rivelato un intricato circuito di estorsioni a cui erano sottoposti imprenditori e commercianti della zona.

Tra gli arrestati figura Antonio Angelino, noto come ‘Tibiuccio’, ma si è alla ricerca di un uomo senza volto e nome, noto solo come Giovanni o ‘scucciato’, considerato il socio del boss.
La moglie del capo del clan, Assunta Reccia, è agli arresti domiciliari, impedendole di comunicare all’esterno, grazie al fatto che ha una figlia di nove mesi da accudire. Emergono dettagli scioccanti dalle circa 100 pagine dell’ordinanza cautelare: Assunta deteneva la lista delle persone sottoposte a estorsione.
Prima Antonio Angelino e poi il marito Giovanni Cipolletti controllavano le estorsioni, facendo leva sui tre Bervicato, fratelli e cugino, per raccogliere tangenti sotto minaccia. Raffaele Cristiano, 57 anni, agente della polizia locale nel comune di San Cipriano d’Aversa, è tra gli arrestati, e pare abbia affittato la villetta di Castel Volturno, luogo in cui il boss ha trascorso la sua latitanza.
Il clan Angelino terrorizzava imprenditori, commercianti e persino spacciatori, estorcendo somme che variavano da poche centinaia di euro fino a 10.000 euro. Le intimidazioni avvenivano nella “piazza di spaccio” del Bronx, noto alle forze dell’ordine. Sorprendentemente, nessuna delle vittime ha mai denunciato il racket alle autorità.
Con il vuoto di potere creato dall’arresto dei capi del clan Ciccarelli, Angelino ha deciso di impossessarsi anche del racket delle estorsioni. L’elenco dei 14 indagati include nomi noti della criminalità organizzata, con reati che spaziano dal racket alle estorsioni, mettendo in luce la complessità della rete criminale coinvolta.

Redazione

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