In un colpo di scena che scuote le fondamenta del sistema finanziario italiano, il procuratore Nicola Gratteri ha svelato i dettagli di una maxi operazione contro il riciclaggio di denaro che ha portato alla scoperta di un’organizzazione criminale con base tra Ercolano e Portici.
Questa rete, mascherata da innocua società di consulenza finanziaria denominata Trustcom, ha orchestrato movimentazioni di denaro per un valore astronomico di 2,6 miliardi di euro, provenienti da attività illecite quali bancarotte fraudolente e truffe legate ai bonus edilizi. L’indagine, che ha coinvolto quattro procure e l’organismo europeo Eurojust, ha portato all’esecuzione di sei arresti e al coinvolgimento di sedici indagati, tra cui spicca la figura di Luigi Scavone, figura già nota alle cronache giudiziarie.
Il lavoro di squadra tra la Guardia di Finanza di Napoli e le autorità europee ha disvelato una rete con tentacoli che si estendono fino a Lettonia e Lituania, dimostrando come il crimine organizzato sappia adattarsi alle nuove tecnologie per eludere i controlli. Gratteri, inoltre, ha lanciato un forte messaggio contro le recenti riforme giudiziarie, accusate di rallentare le indagini e di minare il principio di trasparenza, essenziale per mantenere la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario.
Questo caso mette in luce non solo l’astuzia e la pericolosità delle organizzazioni criminali nel 21° secolo, ma anche le sfide che le forze dell’ordine devono affrontare nell’era digitale. La lotta contro il riciclaggio di denaro richiede una cooperazione internazionale senza precedenti e un impegno costante per aggiornare le nostre leggi e pratiche investigative.
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